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 Un kriya è quindi una mappa di guarigione e di consapevolezza, in cui il praticante stimola ed equilibra il sistema ghiandolare in relazione al sistema nervoso e gradualmente sperimenta uno stato di benessere e rilassamento, un elevato livello di energia e infine stati di coscienza specifici, o stati meditativi.

Il Kundalini Yoga è un’antica arte e scienza che ci dà la capacità di utilizzare l’energia sessuale per fini che vanno oltre la riproduzione. Questo potere o Shakti con cui l’essere umano nasce, è generalmente addormentato o latente. Se risvegliato attraverso tecniche particolari dà il potere alla coscienza individuale di espandersi e sperimentare l’unione con la coscienza Universale. Ogni posizione impegna il nostro corpo in forme, o angoli, che producono a loro volta pressioni su organi e ghiandole per  liberare e rilasciare tensioni o squilibri connessi ai cosiddetti chakras o ruote energetiche, che verranno quindi liberate e bilanciate in relazione a tutto i sistema con il rilassamento. La meditazione finale è un momento essenziale per sperimentare, oltre la mente ordinaria, un mondo più sottile e profondo.

Prima di cominciare una classe, vi sedete in posizione meditativa con le gambe incrociate (posizione facile), la colonna diritta e i palmi delle mani uniti al centro del cuore. Gli occhi sono focalizzati al centro delle sopracciglia. Ora vibrate per tre volte l’Adi Mantra: Ong Namo Guru Dev Namo (Invoco l’energia creativa dell’Infinita Consapevolezza, Invoco la Saggezza Sottile) in un’unica espirazione. Con questo mantra di inizio ci connettiamo con il flusso degli insegnamenti e dei Maestri che li hanno portati fino a noi.La respirazione si aggancia spesso, quando non ne vengono usati altri, al Bij mantra, il mantra seme, Sat Nam, Vera Identità, dove il Sat viene vibrato internamente nell’inalazione e Nam all’esalazione. Una sessione di Kundalini Yoga dopo la fase del Kriya, prevede il rilassamento in posizione supina e una meditazione.

 Il Kriya "per la Trasformazione dell'energia sessuale" è una sequenza indicata sia per donne che uomini, mediamente impegnativa.

E' una mappa di guarigione e di consapevolezza, in cui il praticante stimola ed equilibra il sistema ghiandolare, qui  associato agli organi riproduttivi e alla tiroide,  in relazione al sistema nervoso e sperimenta uno stato di benessere e rilassamento, un elevato livello di energia e infine stati di coscienza specifici, o stati meditativi.

Questo Kriya è un ottimo esempio di come lavora il Kundalini Yoga, nel lignaggio di Yogi Bhajan. I movimenti "liberano" gradualmente varie aree del corpo partendo dalla bassa schiena, dalla quarta vertebra lombare in particolare. Viene sollecitato il canale centrale, o sushumna, in relazione al secondo chakra, da qui  si  distribuisce quello che nello yoga viene chiamato Ojas, il fluido seminale, portandolo lungo le nadi, o canali sottili, in tutto il sistema nervoso fino ai chakra più alti. Per lo Yoga il liquido seminale maschile e femminile contiene concentrazioni elevate di minerali e sostanze preziose per una vita sana e creativa, un sistema nervoso forte e stabile e per mantenersi giovani. Per questo motivo, del tutto energetico e non moralistico, l'energia sessuale deve essere compresa profondamente, non va dissipata (Yogi Bhajan era  solito raccomandare di "fare l'amore non troppo e non troppo poco") ma lasciata fluire in modo equilibrato perché oltre ad essere l'energia che ci stimola alla riproduzione, è collegata alla nostra creatività ed è una potente forza curativa.

Raccomandiamo di fare qualche esercizio di riscaldamento della colonna vertebrale prima di iniziare la classe vera e propria.

La prima fase dalla sequenza muove la bassa schiena, attiva i primi due chakra e li connette all'area dell'ombelico, il centro del nostro corpo fisico. Da qui dipartono i 72.000 canali pranici dell'uomo. Questo è il punto cruciale che va costantemente monitorato, per potere trasformare i potenti impulsi dei due chakra inferiori in vibrazioni sottili, che vadano ad aprire il cuore e i chakra più elevati.

La seconda fase, con il pranayama alternato delle narici, equilibra il prana e l'apana, le due polarità energetiche di assorbimento e di eliminazione, e prepara alla forte meditazione finale. Qui l'energia Kundalini è bilanciata.  Potete percepire una calma profonda.

Il corpo è stato gradualmente predisposto a sperimentare uno spazio meditativo e uno stato di coscienza più vasto. In altre parole, l'ascesa dell'energia Kundalini è stata predisposta preparando il corpo, in particolar modo il sistema nervoso, a ricevere un alto voltaggio di energia liberata. Ripetiamo che questa energia è nel nostro sistema in uno stato contratto, e che la sua manifestazione è un atto naturale di autoguarigione, prima che di espansione nella mente contemplativa.

 Kriya per la donna

Fare l'amore con il cielo

E' di estrema importanza per la donna fare ogni giorno movimento. Dovrebbe sudare ogni giorno e sentire il cuore che batte!

Ancora meglio una pratica come lo Yoga, che è un atto di cosciente "manutenzione", dove le vibrazioni profonde del corpo e della mente sono accordate per percepire lo spirito: questo le dà radianza, bellezza e grazia. E non le permette di invecchiare!

La donna ha un sistema endocrino più sofisticato dell'uomo e, per Yogi Bhajan, ha facoltà mentali "multiple", può cioè pensare e fare molte cose contemporaneamente, anche in virtù della sua innata capacità di procreare (è creata per natura per proteggere una seconda vita, quella dell'ipotetico figlio). Questi due aspetti, che sono doni preziosi della natura, possono generare molta ansia e preoccupazione, che spesso viene somatizzata in forma di congestione e tensione. E' quindi fondamentale per la donna imparare a rilassarsi e ad armonizzarsi quotidianamente.

La posizione 3 della sequenza precedente è un movimento interessante per le donne che si sentano bloccate nell'area della sessualità o dell'espressione di sé in questo ambito. Si chiama anche "fare l'amore con il cielo", ed è un movimento, in cui dovete ricercare il vostro  ritmo e su di esso appoggiarvi. Rafforza la zona sacro-lombare della schiena, massaggia gli organi riproduttivi. E' molto curativo per sciogliere le ovaie (dove generalmente le donne hanno molta tensione) e per  le irregolarità mestruali. Il movimento apre le anche e contemporaneamente sollecita la tiroide e la equilibra in relazione al secondo chakra.

Va fatto per tre minuti al giorno, anche due volte mattina e sera.

Kriya per l'uomo

Serie per la potenza e l'energia maschile.

Per lo yoga la potenza maschile risiede nel seme. Se l'uomo consapevolmente crea una quota di energia nel secondo chakra, se sa come generare abbastanza seme e come farlo riassorbire nel sangue, questo lo renderà molto forte. E' importante, perché per il KY la donna è sedici volte più forte dell'uomo! La donna crea un uomo. Questo deve far riflettere. L'uomo deve bilanciare la potenza della sua polarità, la femmina, e per fare questo realizzare che egli è parte dell'Infinito. Quando una donna sente questa elevata vibrazione nel maschio, allora comincia a desiderarlo, a dargli la forza e renderlo "grande".

Qui facciamo circolare questa "essenza" del seme o "bindu" in ogni poro. Se praticato già intorno ai tredici anni, darà al maschio la capacità di controllare il suo bindu. E' un ottimo trasformatore dell'energia sessuale, sia quando essa sia troppo concentrata, e si abbia un eccesso di attenzione alla sessualità (come spesso nell'età adolescente), sia quando il desiderio sessuale, soprattutto in periodi di stress o nella maturità, cominci a declinare. Il movimento è un forte rigeneratore e equilibratore del seme in Ojas, in ricostituente del sistema nervoso  e del cervello.

L'uomo deve diventare padrone delle richieste della mente e  equilibrarle con la sua energia sessuale.

 Il Sat Kriya va fatto per soli tre minuti. E' la meditazione fondamentale del Kundalini Yoga. Tra i suoi numerosi effetti, in questo contesto possiamo dire che rafforza il sistema sessuale e rilassa le paure legate alla sessualità, canalizza l'energia di un persistente impulso verso attività creative e curative. Riassesta il flusso del prana dei primi tre chakra, e questo dà un grande equilibrio mentale. Anche il cuore con il movimento del diaframma ne riceve grande beneficio.

Sat Kriya è adatta anche alle donne che devono però interromperla durante i primi tra giorni delle mestruazioni. 

Praticatela con rispetto e cominciate con tempi brevi, fatti sempre seguire dal rilassamento (della durata del doppio del tempo della meditazione).  Il Kundalini Yoga è uno yoga molto potente ma sicuro, basta seguire attentamente le istruzioni.

Kriya per il sollevamento dell'energia kundalini

Questa intensa sequenza in alcuni momenti vede il maschio e la femmina lavorare insieme con i cosiddetti Kriya di Venere. Il lavoro si incentra inizialmente sulla purificazione e rilassamento della zona dell'ombelico e del plesso solare. Il loto del cuore viene poi decisamente sollecitato e quindi l'energia viene proiettata al settimo chakra, nello spazio della pura contemplazione.

Nel Kundalini Yoga noi stimoliamo il potere primario dell'essere umano, "Adi Shakti", per ricanalizzarlo verso i centri di coscienza più alti, passando sempre per l'aspetto della profonda compassione, del Cuore.

E' di cruciale importanza per l'equilibrio e la vera salute, il riconoscimento che l'"Altro sei Tu". A questo punto, l'uomo diventa un essere umano nel vero senso della parola, superando e trascendendo il regno della dipendenza dagli istinti vitali primari e aprendosi alla relazione con gli altri.

Nei Venus Kriya, che sono azioni meditative molto forti, il maschio e la femmina si guardano negli occhi e fanno un movimento o producono un suono insieme. L'azione genera un intenso campo elettromagnetico in cui la direzione dell'energia è focalizzata decisamente a pulire modelli e blocchi subconsci e a portare consapevolezza del momento reale che si sta vivendo.

I Kriya di Venere sono simili alle meditazioni del Tantra Yoga Bianco praticato nella tradizione di Yogi Bhajan, ma il Tantra può essere sperimentato solo alla presenza del Maestro, mentre questi possono essere eseguiti senza la  sua supervisione. Ci sono alcune semplici regole da seguire:

è importante non farli per più di tre minuti;

la pratica deve essere all'interno o al termine di un kriya di Kundalini Yoga e sempre dopo aver vibrato l'Adi Mantra;

scegliete un ambiente e un momento calmo, appropriato e ispirante.

 Di seguito alcune risposte nella rubrica L'esperto risponde

in YJ di settembre 2008: